Internet ha già fatto molto per ridurre le emissioni di CO2: ci collega col mondo, ci fa risparmiare tempo, energia e risorse. Tuttavia, per quanto utile, anche il web consuma energia: si stima che l’Information Technology sia responsabile del 2 per cento delle emissioni di CO2 europee, con circa 7 milioni di centri elaborazione dati e 40 miliardi di kWh consumati all’anno.
Secondo un rapporto Greenpeace di marzo 2010 che analizza il ‘cloud computing’ – la nuvola delle tecnologie informatiche disponibili online – all’attuale tasso di crescita i data center e le reti di telecomunicazione consumeranno circa 2.000 miliardi di kilowattora di elettricità nel 2020, oltre il triplo del loro consumo attuale.
Un data center che opera a 4 MegaWatt (quello del più grande motore di ricerca è da 10) arriva a consumare fino a 57 barili di petrolio al giorno.
Ecco perchè al fine di ridurre il più possibile tale impronta ecologica il nostro sito internet aziendale, dal 2014, annulla le emissioni legate al proprio traffico telematico attraverso un progetto di riforestazione in Costa Rica, grazie alla collaborazione con Zero Impact® Web.
