Mascotte

Ad aprile 2012 è stato indetto un concorso di idee interno ai lavoratori di CSAI Spa per trovare una mascotte aziendale che potesse coadiuvare ed integrare il logo nelle campagne ed iniziative di comunicazione. Il concorso ha ottenuto un notevole successo di partecipazione e sono stati prodotti decine e decine di elaborati (grafici o discorsivi) con numerosi spunti e concetti veramente interessanti, per cui non è stato molto facile scegliere un vincitore. Alla fine della selezione è stata comunque scelta “la coccinella” che una volta subito un doveroso restyling da parte di un’agenzia di grafica toscana, oggi è divenuta a tutti gli effetti la mascotte ufficiale della nostra azienda.

Ma ci sono anche altri motivi per cui abbiamo deciso di utilizzare come mascotte aziendale la coccinella e di chiamare in questo modo anche la nostra newsletter, infatti vi abbiamo trovato alcune inedite metafore che possiamo ricondurre al nostro lavoro, in particolare con la gestione delle discariche:

“Le coccinelle sono una famiglia d’insetti dell’ordine dei Coleotteri, presente in tutto il mondo, con circa 6.000 specie descritte. Le coccinelle non passano inosservate, hanno in genere livree vistose a colori contrastanti: per l’utilità, l’inoffensività e l’aspetto dalla forma curiosa e dai colori vivi, inducono un atteggiamento di simpatia anche in chi prova repulsione verso gli insetti in generale. Alcuni le considerano dei portafortuna. Le coccinelle hanno colori brillanti per scoraggiare i potenziali predatori. Questo sistema difensivo funziona perché la maggior parte dei predatori associa i colori sgargianti (specialmente arancione e giallo) al veleno e ai suoi spiacevoli effetti. Le coccinelle adulte, infatti, sono capaci di emettere sostanze dal forte odore repellente ma innocuo per l’uomo.

A dispetto dell’apparente inoffensività e dell’aspetto piacevole, quasi tutti i Coccinellidi hanno comportamenti predatori alquanto sofisticati. Per questi motivi sono tra i più interessanti organismi impiegati nella lotta biologica in agricoltura, tanto da essere persino allevati su scala industriale per tale scopo.

La prima esperienza significativa di applicazione si ebbe nel 1888 con l’introduzione del Coccinellide Rodolia cardinalis negli agrumeti californiani: in soli due anni si riuscì a debellare la piaga dell’Icerya purchasi, che da 20 anni era responsabile della progressiva distruzione degli agrumeti in questa regione.

Insomma come madre natura insegna, tutto sulla Terra ha un senso ed anche quello che generalmente viene considerato fastidioso assolve ad una precisa utilità. Semmai sarebbe proprio la sua assenza a causare più danni all’ambiente e pregiudizio all’attività umana”.